COMUNICATO STAMPA

//COMUNICATO STAMPA

Le dichiarazioni rilasciate dall’Avv. Antonio Binni a nome della Gran Loggia d’Italia degli ALAM nel corso di una intervista pubblicata sul “Fatto Quotidiano” di sabato 11 maggio hanno sollevato reazioni
antimassoniche e forti critiche anche all’interno della stessa Massoneria.
I sottoscritti Gran Maestri delle Obbedienze riunite della Conferenza della Massoneria Italiana, organismo nato nel 2018 per difendere i valori etici e rivalutare la tradizione di questa antica Istituzione, intendono dissociarsi da tali esternazioni, contrarie ai principi fondamentali della Massoneria, e puntualizzare il loro pensiero:
-L’ordinamento italiano non offre parametri in base ai quali poter valutare la regolarità di un’associazione massonica; le Obbedienze definite spurie da Binni, che non ha alcun diritto di emettere giudizi, sono soltanto quelle illecite secondo la legge penale, o irregolari perché non osservano i propri statuti.
-Per garantire l’assoluto rispetto delle convinzioni di ciascun iscritto, la Massoneria non prende posizione in materia di politica e di religione. I giudizi politici espressi da Binni in un delicato momento pre-elettorale, si pongono in contrasto con questa regola perché discriminano i massoni che non la pensano allo stesso modo.
-La Massoneria non ha ambizioni elitarie, al contrario accoglie uomini e donne che si distinguono per le loro qualità umane e morali, indipendentemente dalla loro posizione sociale ed economica.